Gli amanti della natura incontaminata conosceranno di sicuro le Gole dell’Alcantara, un’attrazione imperdibile della Sicilia. Esse, situate a circa 20 km da Taormina, all’interno del Parco Fluviale dell’Alcantara, costituiscono dei veri e propri canyon formati da nere pareti laviche alte fino a 50 metri, dalla tipica forma a prisma assunta dalle rocce durante il processo di raffreddamento. All’interno delle gole scorrono le cristalline acque del fiume Alcantara, in un paesaggio surreale, puro grazie alla posizione nascosta che ha preservato intatta la sua esistenza.
Fino agli anni 50’, infatti, il sito era completamente sconosciuto. Per quale motivo sono rimaste nascoste persino agli abitanti della zona per così tanto tempo? Per via della pericolosità della discesa lungo il costone a strapiombo sul fiume, che scoraggiava qualsiasi tentativo, rendendole inesplorabili. Le Gole dell’Alcantara nascono dall’antichissima eruzione, da parte del cratere Mojo, a nord dell’Etna, di un’enorme quantità di lava che si fece strada fino al mare. Il percorso del fiume di lava è seguito da un corso d’acqua che, facendosi strada, ha liberato due alte pareti di basalto, caratterizzate da affascinanti forme prismatiche: il fiume Alcantara e l’omonima valle, i cui nomi trovano origine nel periodo di dominazione araba.
Il nome Al Qantarah si riferisce al ponte ad arco costruito dai Romani e capace di resistere alle irrompenti piene del fiume. Le Gole dell’Alcantara, dette anche Gole di Larderia, lunghe 400 metri, alte sino ai 50 metri e larghe tra i 2 e i 5 metri, sono percorribili quando l’acqua è bassa, per un tratto compreso tra i 50 e i 200 metri, munendosi, all’entrata, di stivali e salopete, utili per evitare di bagnarsi con le gelide acque del fiume. Il letto del fiume è praticabile, normalmente da maggio a settembre, mentre durante gli altri mesi dell’anno si può solo arrivare all’imbocco delle Gole, facendo la risalita in ascensore.